Monte Sacro (scritto rigorosamente staccato) è il nome del sedicesimo dei 35 quartieri di Roma, indicato sulle targhe stradali con Q. XVI, e rappresenta il primo quartiere istituito successivamente rispetto ai primi 15.
Codice Toponomastico: 216
Superficie: 4,2 km²
Dizionario Toponomastico: Quartiere istituito (*) nel 1924.
Si trova a nord nord-est rispetto al centro di Roma, alla destra del Tevere e confina:
- a nord con le zone Val Melaina e Casal Boccone;
- a est con il quartiere Monte Sacro Alto;
- a sud con i quartieri Pietralata e Nomentano ed infine
- a ovest con il quartiere Trieste.
Il quartiere in oggetto rappresentava una "Città Giardino", che strizzava l'occhio alla "garden city" d'oltremanica, composta da costruzioni con struttura a villini inseriti nel verde e con servizi indipendenti; ma il nome prese sin da subito riferimento all'omonimo monte, più propriamente una collina di 50 metri s.l.m., che sorge sulla riva destra dell'Aniene poco prima che questo confluisca nel Tevere.
In quanto quartiere successivo a quelli istituiti nel 1921, Monte Sacro non è interessato alla rivisitazione dei confini che vennero rivisti con la Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932; i suoi limiti rimasero sostanzialmente invariati dal 1924 ad oggi, eccezion fatta, tuttavia, per delle modifiche dovute, per lo più, alla realizzazione successiva di nuove strade all'epoca inesistenti, e alla istituzione nel 1961 di nuovi comprensori limitrofi (l'attiguo quartiere Monte Sacro Alto e le zone Val Melaina e Casal Boccone) che inevitabilmente riscrissero i confini; oltreché dello scambio, ancora nel 1951, di una piccolissima porzione territoriale con l'attiguo quartiere Trieste (**) nonché ulteriori aggiustamenti residuali di territorio verso i confini dei comprensori limitrofi.
I suoi limiti del 1924 sono: "Fosso di Casal de' Pazzi - via Nomentana - via dell'Ara - strada privata Grazioli - via della Bufalotta - fosso della Cecchina - strada privata della Tenuta Tufello - via di Prato Rotondo - via Salaria - riva sinistra dell'Aniene - ferrovia Roma-Firenze - riva destra dell'Aniene".
I suoi limiti del 1954 sono: "via dei Prati Fiscali - via Patmo - via della Torricella - via Ortelio - via Casterosso - linea di trasmissione elettrica - Fosso delle Vigne Nuove - via della Bufalotta - via della Cecchina - Fosso della Cecchina - Asse dell'Aniene - linea d'aria dall'asse dell'Aniene alla ferrovia Roma-Orte - ferrovia Roma-Orte - fosso di S. Agnese - asse dell'Aniene - ferrovia Roma-Orte - via dei Prati Fiscali".
I suoi limiti del 1961 sono: "via dei Prati Fiscali - piazzale Jonio - via di Valle Melaina - via Monte Massico - via Monte Resegone - via delle Vigne Nuove - via Guadagnolo - via Monte Fumaiolo - via della Bufalotta - via della Cecchina - via Matteo Bandello - viale Jonio - via Jacopo Sannazzaro - Fosso della Cecchina - Fiume Aniene - linea d'aria dal fiume Aniene alla ferrovia Roma-Orte - ferrovia Roma-Orte - fosso di S. Agnese - fiume Aniene - ferrovia Roma-Orte - via dei Prati Fiscali".
A seguito del piccolissimo, inspiegabile accrescimento di territorio rappresentato dalla porzioncina territoriale limitrofa al primo tratto di via dei Prati Fiscali, precedentemente appartenente al quartiere Trieste, si rese necessaria una inevitabile correzione: correzione che avvenne solamente nel 1997. Tale vera e propria anomalia territoriale (il quartiere Trieste in pratica sconfinava oltre l'Aniene) fu risolta con la delibera di Giunta n° 5209 del 28 novembre 1997, che ritracciò il confine con il fiume Aniene.
"Così come tutti i quartieri di Roma successivi al quindicesimo, il Monte Sacro è sprovvisto di uno stemma identificativo". Così dovremmo recitare, a memoria, una frase ripetuta per tutti i 116 comprensori della Capitale; eppure siamo lieti di poter dire, trionfalmente, che non è così. Monte Sacro ha il suo stemma, deciso nella 18° deliberazione del Regio Commissario del 13 gennaio 1925: alla voce "designazione dello Stemma per il nuovo quartiere del Monte Sacro", il Regio Commissario "...(omissis)... delibera infine che lo stemma del nuovo quartiere del Monte Sacro sia costituito da un ramo d'ulivo con il motto "Pax" stemma ispirato alla leggenda dell'apologo di Menenio Agrippa". Tuttavia, con deliberazione Governatoriale del 9 aprile 1926, estratto 2189, fu deciso che "...(omissis)... lo stemma del quartiere del Monte Sacro, portante un ramo d'olivo col motto "Pax" sia modificato come appresso: "D'azzurro alla montagna d'oro, accompagnata in capo da una corona di 'otto stelle d'argento a cinque punte'. Motto: "NUMQUAM SINE LUCE".
>
(*) Deliberazione del Governatore di Roma n. 1087 del 16 luglio 1924: il nome "Monte Sacro" sostituisce il precedente, preliminare e provvisorio, di "Città Giardino - Aniene".
(**) Nel 1951 il lato destro di via dei Prati Fiscali, tra via Salaria e la ferrovia, fu fatto appartenere inspiegabilmente al quartiere Trieste. Tale vera e propria anomalia territoriale (il quartiere Trieste in pratica sconfinava oltre l'Aniene) fu corretta solamente nel 1997, con la delibera di Giunta n° 5209 del 28 novembre, che ritracciò coerentemente il confine con il fiume Aniene.
N.B. Attenzione - nella mappa di Salvatore Mezzapesa (1961), la bussola è sbagliata: ciò che è indicato come Nord è in realtà il lato Ovest del quartiere.
Codice Toponomastico: 216
Superficie: 4,2 km²
Dizionario Toponomastico: Quartiere istituito (*) nel 1924.
Si trova a nord nord-est rispetto al centro di Roma, alla destra del Tevere e confina:
- a nord con le zone Val Melaina e Casal Boccone;
- a est con il quartiere Monte Sacro Alto;
- a sud con i quartieri Pietralata e Nomentano ed infine
- a ovest con il quartiere Trieste.
Il quartiere in oggetto rappresentava una "Città Giardino", che strizzava l'occhio alla "garden city" d'oltremanica, composta da costruzioni con struttura a villini inseriti nel verde e con servizi indipendenti; ma il nome prese sin da subito riferimento all'omonimo monte, più propriamente una collina di 50 metri s.l.m., che sorge sulla riva destra dell'Aniene poco prima che questo confluisca nel Tevere.
In quanto quartiere successivo a quelli istituiti nel 1921, Monte Sacro non è interessato alla rivisitazione dei confini che vennero rivisti con la Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932; i suoi limiti rimasero sostanzialmente invariati dal 1924 ad oggi, eccezion fatta, tuttavia, per delle modifiche dovute, per lo più, alla realizzazione successiva di nuove strade all'epoca inesistenti, e alla istituzione nel 1961 di nuovi comprensori limitrofi (l'attiguo quartiere Monte Sacro Alto e le zone Val Melaina e Casal Boccone) che inevitabilmente riscrissero i confini; oltreché dello scambio, ancora nel 1951, di una piccolissima porzione territoriale con l'attiguo quartiere Trieste (**) nonché ulteriori aggiustamenti residuali di territorio verso i confini dei comprensori limitrofi.
I suoi limiti del 1924 sono: "Fosso di Casal de' Pazzi - via Nomentana - via dell'Ara - strada privata Grazioli - via della Bufalotta - fosso della Cecchina - strada privata della Tenuta Tufello - via di Prato Rotondo - via Salaria - riva sinistra dell'Aniene - ferrovia Roma-Firenze - riva destra dell'Aniene".
I suoi limiti del 1954 sono: "via dei Prati Fiscali - via Patmo - via della Torricella - via Ortelio - via Casterosso - linea di trasmissione elettrica - Fosso delle Vigne Nuove - via della Bufalotta - via della Cecchina - Fosso della Cecchina - Asse dell'Aniene - linea d'aria dall'asse dell'Aniene alla ferrovia Roma-Orte - ferrovia Roma-Orte - fosso di S. Agnese - asse dell'Aniene - ferrovia Roma-Orte - via dei Prati Fiscali".
I suoi limiti del 1961 sono: "via dei Prati Fiscali - piazzale Jonio - via di Valle Melaina - via Monte Massico - via Monte Resegone - via delle Vigne Nuove - via Guadagnolo - via Monte Fumaiolo - via della Bufalotta - via della Cecchina - via Matteo Bandello - viale Jonio - via Jacopo Sannazzaro - Fosso della Cecchina - Fiume Aniene - linea d'aria dal fiume Aniene alla ferrovia Roma-Orte - ferrovia Roma-Orte - fosso di S. Agnese - fiume Aniene - ferrovia Roma-Orte - via dei Prati Fiscali".
A seguito del piccolissimo, inspiegabile accrescimento di territorio rappresentato dalla porzioncina territoriale limitrofa al primo tratto di via dei Prati Fiscali, precedentemente appartenente al quartiere Trieste, si rese necessaria una inevitabile correzione: correzione che avvenne solamente nel 1997. Tale vera e propria anomalia territoriale (il quartiere Trieste in pratica sconfinava oltre l'Aniene) fu risolta con la delibera di Giunta n° 5209 del 28 novembre 1997, che ritracciò il confine con il fiume Aniene.
"Così come tutti i quartieri di Roma successivi al quindicesimo, il Monte Sacro è sprovvisto di uno stemma identificativo". Così dovremmo recitare, a memoria, una frase ripetuta per tutti i 116 comprensori della Capitale; eppure siamo lieti di poter dire, trionfalmente, che non è così. Monte Sacro ha il suo stemma, deciso nella 18° deliberazione del Regio Commissario del 13 gennaio 1925: alla voce "designazione dello Stemma per il nuovo quartiere del Monte Sacro", il Regio Commissario "...(omissis)... delibera infine che lo stemma del nuovo quartiere del Monte Sacro sia costituito da un ramo d'ulivo con il motto "Pax" stemma ispirato alla leggenda dell'apologo di Menenio Agrippa". Tuttavia, con deliberazione Governatoriale del 9 aprile 1926, estratto 2189, fu deciso che "...(omissis)... lo stemma del quartiere del Monte Sacro, portante un ramo d'olivo col motto "Pax" sia modificato come appresso: "D'azzurro alla montagna d'oro, accompagnata in capo da una corona di 'otto stelle d'argento a cinque punte'. Motto: "NUMQUAM SINE LUCE".
>
(*) Deliberazione del Governatore di Roma n. 1087 del 16 luglio 1924: il nome "Monte Sacro" sostituisce il precedente, preliminare e provvisorio, di "Città Giardino - Aniene".
(**) Nel 1951 il lato destro di via dei Prati Fiscali, tra via Salaria e la ferrovia, fu fatto appartenere inspiegabilmente al quartiere Trieste. Tale vera e propria anomalia territoriale (il quartiere Trieste in pratica sconfinava oltre l'Aniene) fu corretta solamente nel 1997, con la delibera di Giunta n° 5209 del 28 novembre, che ritracciò coerentemente il confine con il fiume Aniene.
N.B. Attenzione - nella mappa di Salvatore Mezzapesa (1961), la bussola è sbagliata: ciò che è indicato come Nord è in realtà il lato Ovest del quartiere.