Abbiamo finalmente terminato la disamina fondamentale sulla toponomastica di Roma, smentendo tutto ciò che c’era da smentire sui luoghi comuni inerenti i quartieri, appannaggio (paradossalmente) proprio da parte di chi, il più delle volte, romano è.
Siamo alfin maturi per arrivare al punto cardine della questione e, finalmente, al succo del nostro discorso:
COME SI FA A STABILIRE CON CERTEZZA ASSOLUTA A QUALE COMPRENSORIO (e quindi a quale RIONE, o QUARTIERE, o SUBURBIO, o ZONA) APPARTIENE UNA QUALSIASI STRADA?
Vagabondando per Roma avrete sicuramente visto le targhe stradali di marmo (di Carrara) bianco che riportano i nomi delle vie: sono poste all’inizio di ogni strada, attaccate al muro d’angolo dei palazzi o appese all’estremità di un palo verde, quando manca il palazzo. E se vi siete persi i numeri scorsi, di certo non avete fatto caso che nell’angolino in alto a destra delle suddette targhe ci sono riportate delle sigle scritte in caratteri romani: per esempio, R. VII, oppure Q. V, oppure S. I, oppure Z. XLIX.
Ebbene, queste sigle rappresentano la conferma a quanto detto finora: fanno corrispondere ogni strada (e per strada si intende: via, vicolo, piazza, viale, piazzale, corso, largo, clivo, salita, ripa, rampa, parco, lungotevere, lungolago, ecc.) al rispettivo comprensorio (rione, o quartiere, o suburbio, o zona) mediante la consultazione della apposita tabella
Siamo alfin maturi per arrivare al punto cardine della questione e, finalmente, al succo del nostro discorso:
COME SI FA A STABILIRE CON CERTEZZA ASSOLUTA A QUALE COMPRENSORIO (e quindi a quale RIONE, o QUARTIERE, o SUBURBIO, o ZONA) APPARTIENE UNA QUALSIASI STRADA?
Vagabondando per Roma avrete sicuramente visto le targhe stradali di marmo (di Carrara) bianco che riportano i nomi delle vie: sono poste all’inizio di ogni strada, attaccate al muro d’angolo dei palazzi o appese all’estremità di un palo verde, quando manca il palazzo. E se vi siete persi i numeri scorsi, di certo non avete fatto caso che nell’angolino in alto a destra delle suddette targhe ci sono riportate delle sigle scritte in caratteri romani: per esempio, R. VII, oppure Q. V, oppure S. I, oppure Z. XLIX.
Ebbene, queste sigle rappresentano la conferma a quanto detto finora: fanno corrispondere ogni strada (e per strada si intende: via, vicolo, piazza, viale, piazzale, corso, largo, clivo, salita, ripa, rampa, parco, lungotevere, lungolago, ecc.) al rispettivo comprensorio (rione, o quartiere, o suburbio, o zona) mediante la consultazione della apposita tabella
senza possibilità alcuna di errore o imprecisione.
Pertanto, e scolpitevelo bene nella testa:
"Per stabilire a quale comprensorio appartiene una qualsiasi strada, è sufficiente guardare la suddetta sigla, scritta in caratteri romani, che si trova nell’angolino in alto a destra della relativa targa di marmo, e confrontarla con la tabella presente nell'album "divisione toponomastica ufficiale del comune di Roma".
La suddivisione del territorio comunale non ammette approssimazioni o errori: NON ESISTONO ALTRI RIONI, O QUARTIERI, O SUBURBII, O ZONE AL DI FUORI DI QUELLI ESPRESSAMENTE RIPORTATI NELLA TABELLA dell'album "divisione toponomastica ufficiale di Roma Capitale".
La classificazione attuale dei rioni di Roma Capitale risale al 21 agosto 1921.
La classificazione attuale dei quartieri e dei suburbi di Roma Capitale risale al 13 settembre 1961.
La classificazione attuale delle zone di Roma Capitale risale all’8 settembre 1993.
Almeno il 90% delle targhe di marmo di Roma riporta queste sigle che, ripeto, danno la certezza assoluta di sapere in quale comprensorio ci si trova. E’ ovvio che le vie più lunghe come le consolari o le provinciali ricadono in più comprensori, e questo verrà approfondito nell'apposito album.
In alternativa alla suddetta tabella, o in mancanza della presenza della sigla del comprensorio sulle targhe stradali (ad esempio se ci si dovesse trovare in presenza di quelle metalliche che NON riportano la sigla), si può utilizzare, almeno finché sarà attivo, la pagina del SI.TO, Sistema Informativo Toponomastica del comune di Roma:
http://www.comune.roma.it/servizi/SITOWPS/ricercaAreeCircolazione.do
la quale riporta in maniera impeccabile non solo l’attribuzione di qualunque strada al rispettivo comprensorio, ma anche l’anno in cui la strada stessa è stata istituita, oppure eventualmente modificata, o perfino soppressa.
Ecco tutto. Ora, avete saldamente in mano lo strumento per rispondere correttamente alla fatidica domanda:
“…..Ma tu, in che quartiere abiti?”
Pertanto, e scolpitevelo bene nella testa:
"Per stabilire a quale comprensorio appartiene una qualsiasi strada, è sufficiente guardare la suddetta sigla, scritta in caratteri romani, che si trova nell’angolino in alto a destra della relativa targa di marmo, e confrontarla con la tabella presente nell'album "divisione toponomastica ufficiale del comune di Roma".
La suddivisione del territorio comunale non ammette approssimazioni o errori: NON ESISTONO ALTRI RIONI, O QUARTIERI, O SUBURBII, O ZONE AL DI FUORI DI QUELLI ESPRESSAMENTE RIPORTATI NELLA TABELLA dell'album "divisione toponomastica ufficiale di Roma Capitale".
La classificazione attuale dei rioni di Roma Capitale risale al 21 agosto 1921.
La classificazione attuale dei quartieri e dei suburbi di Roma Capitale risale al 13 settembre 1961.
La classificazione attuale delle zone di Roma Capitale risale all’8 settembre 1993.
Almeno il 90% delle targhe di marmo di Roma riporta queste sigle che, ripeto, danno la certezza assoluta di sapere in quale comprensorio ci si trova. E’ ovvio che le vie più lunghe come le consolari o le provinciali ricadono in più comprensori, e questo verrà approfondito nell'apposito album.
In alternativa alla suddetta tabella, o in mancanza della presenza della sigla del comprensorio sulle targhe stradali (ad esempio se ci si dovesse trovare in presenza di quelle metalliche che NON riportano la sigla), si può utilizzare, almeno finché sarà attivo, la pagina del SI.TO, Sistema Informativo Toponomastica del comune di Roma:
http://www.comune.roma.it/servizi/SITOWPS/ricercaAreeCircolazione.do
la quale riporta in maniera impeccabile non solo l’attribuzione di qualunque strada al rispettivo comprensorio, ma anche l’anno in cui la strada stessa è stata istituita, oppure eventualmente modificata, o perfino soppressa.
Ecco tutto. Ora, avete saldamente in mano lo strumento per rispondere correttamente alla fatidica domanda:
“…..Ma tu, in che quartiere abiti?”