Prenestino-Labicano è stato il quarto degli all'epoca esistenti 12 suburbi di Roma, indicato sulle targhe stradali del periodo con la sigla S. IV.
Codice Toponomastico: 304 (non più valido)
Superficie: 3,7 km²
Il suburbio Prenestino-Labicano, istituito nel 1926 (*) e soppresso nel 1961 (**), è andato a costituire l'attuale quartiere XXIII, Alessandrino; sorte comune a tutti i suburbi, prendeva evidentemente il nome dal suo rispettivo quartiere (quartiere Prenestino-Labicano) di cui rappresentava la prosecuzione "radiale" verso la periferia.
I confini del suburbio Prenestino-Labicano, nel 1926 erano indefinibili nella parte in cui la parte più periferica del suo territorio si perdeva nell'agro romano, stante la inesistenza di strade o altri limiti definiti; i limiti rivisti con la Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932, "... (omissis)... allo scopo di adattare le circoscrizioni allo stato di fatto creatosi per effetto dell'intenso movimento edilizio e demografico, si ritenne necessario modificare i limiti dei quartieri i quali assorbirono, in diverse proporzioni, una parte del circostante suburbio, mentre i suburbi assorbirono una parte dell'agro romano... (omissis)" furono finalmente definiti: "Fosso di Centocelle - via Casilina - via di Tor Tre Teste - linea ferroviaria Roma-Sulmona".
Il dizionario toponomastico del 1954 ci avrebbe riproposto i limiti sostanzialmente invariati, se non fosse che nel 1951 l'asse del confine tra il quartiere VI Tiburtino e il quartiere VII Prenestino-Labicano fu spostato dalla Ferrovia Roma-Sulmona a via Prenestina; e i rispettivi suburbi non poterono che "adeguarsi", addivenendo alla seguente situazione:
"via Prenestina - via di Tor Tre Teste - via Casilina - via del Fosso di Centocelle - via Lucera - via Prenestina". Sarà su questa area che, nel 1961, verrà istituito il quartiere Alessandrino.
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(*) con delibera governativa n° 3535 del 28 maggio 1926.
(**) delibera n° 2453 del Commissario Straordinario del 13 settembre 1961.