Tiburtino è stato il secondo degli all'epoca esistenti 12 suburbi di Roma, indicato sulle targhe stradali del periodo con la sigla S. III.
Codice Toponomastico: 303 (non più valido)
Superficie: 6,2 km²
Il suburbio Tiburtino, istituito nel 1931 (*) e soppresso nel 1961 (**), è andato a costituire l'attuale quartiere XXII, Collatino; sorte comune a tutti i suburbi, prendeva evidentemente il nome dal suo rispettivo quartiere (quartiere Tiburtino) di cui rappresentava la prosecuzione "radiale" verso la periferia.
I confini del suburbio Tiburtino nel 1931 erano indefinibili nella parte in cui la parte più periferica del suo territorio si perdeva nell'agro romano, stante la inesistenza di strade o altri limiti definiti, e ricomprendevano, nella parte meno periferica, la zona di Casal Bertone; i limiti rivisti con la Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932, "... (omissis)... allo scopo di adattare le circoscrizioni allo stato di fatto creatosi per effetto dell'intenso movimento edilizio e demografico, si ritenne necessario modificare i limiti dei quartieri i quali assorbirono, in diverse proporzioni, una parte del circostante suburbio, mentre i suburbi assorbirono una parte dell'agro romano... (omissis)" furono finalmente definiti: "via di Portonaccio - ferrovia Roma-Sulmona - Fosso di Centocelle - Fiume Aniene - via Tiburtina".
Il dizionario toponomastico del 1954 ci avrebbe riproposto limiti sostanzialmente invariati, se non fosse che nel 1951 l'asse del confine tra il quartiere VI Tiburtino e il quartiere VII Prenestino-Labicano fu spostato dalla Ferrovia Roma-Sulmona a via Prenestina; e i rispettivi suburbi non poterono che "adeguarsi", addivenendo alla seguente situazione:
"via Tiburtina - Ponte Mammolo - Asse dell'Aniene - Fosso di Centocelle - via Prenestina - via di Portonaccio - via Tiburtina". Nel 1961 sarà questa area che andrà a costituire il quartiere Collatino.
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(*) con delibera governativa n° 3535 del 28 maggio 1926.
(**) delibera n° 2453 del Commissario Straordinario del 13 settembre 1961.