Pinciano è il nome del terzo dei 35 quartieri di Roma, indicato sulle targhe stradali con Q. III.
Codice Toponomastico: 203
Superficie: 3,56 km²
Dizionario Toponomastico: Quartiere istituito (*) nel 1921.
Terzo quartiere della Capitale, il Pinciano si trova a nord rispetto al centro di Roma, e a ridosso delle mura aureliane.
Il Pinciano confina:
- a nord con il quartiere Parioli;
- a est con i quartieri Trieste e Salario;
- a sud con i rioni Ludovisi e Campo Marzio ed infine
- a ovest con il quartiere Flaminio.
Il nome deriva dalla via Pinciana: nel quartiere si trova difatti questa stupenda via la quale, a differenza di quanto accade per la quasi totalità delle strade radiali di Roma - che sono di confine tra il quartiere in oggetto e quello immediatamente adiacente - si trova stavolta interamente ricompresa nel quartiere.
Questo quartiere ha subito, nel 1926, una notevole espansione di territorio a "sfavore" del quartiere Parioli: nel 1921, all'atto della sua istituzione, i confini erano difatti i seguenti:
"fra il viale Flaminio (ora via viale del Muro Torto), corso d'Italia, via Salaria, il viale Parioli, viale Gioacchino Rossini, e il muro di cinta nord di Villa Borghese": praticamente, il territorio della sola Villa Borghese, più alcune strade verso il viale Liegi. Nel 1926, contestualmente al suo cambio di nome da 'Pinciano' a 'Vittorio Emanuele III' (**), il quartiere III si accrebbe di territorio verso nord a scapito dell'attiguo Parioli, inglobando tutto il territorio del quartiere II compreso tra il viale Maresciallo Pilsudski e lo stesso viale dei Parioli, lasciandogli una sottile strisciolina di territorio in corrispondenza del fiume Tevere. I limiti pertanto divennero: "Porta Pinciana - Mura Urbane - via Salaria - viale Liegi - viale Parioli - viale Maresciallo Pilsudsky - via Flaminia - piazzale Flaminio - Mura Urbane fino a Porta Pinciana".
Il Pinciano, tra i primi 15 quartieri, non rientra invece tra quelli interessati dalle variazioni di territorio tra quartieri e suburbi e suburbi e agro, stabilite dalla Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932.
Nel 1946 il quartiere Vittorio Emanuele III, già Pinciano, riassunse l'originario nome, che è pertanto quello attuale (***), con i confini che rimasero invariati e che sono quelli della tavola nella foto a corredo del presente pezzo (Salvatore Mezzapesa, 1961). Già il dizionario toponomastico del 1954 così li conferma: "Porta del Popolo - piazzale Flaminio - via Flaminia - piazzale Simone Bolivar - viale Maresciallo Pilsudsky - piazzale del Parco della Rimembranza - viale dei Parioli - piazza Ungheria - viale Liegi - via Salaria - piazza Fiume - Mura Urbane - porta pinciana - Mura urbane - Cavalcavia del Pincio - Mura Urbane - Porta del Popolo".
Al quartiere Pinciano non fu abbinato, nel 1926, alcun relativo suburbio: non poteva essere altrimenti, dato che la sua prosecuzione radiale verso l'agro romano era occupata, oltre il Tevere, dallo stesso quartiere II Parioli.
Così come tutti i rioni e i primi 15 quartieri di Roma, il Pinciano è provvisto di uno stemma identificativo: "d'oro al pioppo di Nerone di verde."
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(*) con delibera di Giunta n. 20 del 20 agosto 1921. Il tracciamento preliminare, per il futuro quartiere "fuori Porta Pinciana", risale al 1911.
(**) deliberazione Governativa n° 3454 del 24 maggio 1926
(***) delibera della Giunta Municipale n° 3241 del 13 settembre 1946
Codice Toponomastico: 203
Superficie: 3,56 km²
Dizionario Toponomastico: Quartiere istituito (*) nel 1921.
Terzo quartiere della Capitale, il Pinciano si trova a nord rispetto al centro di Roma, e a ridosso delle mura aureliane.
Il Pinciano confina:
- a nord con il quartiere Parioli;
- a est con i quartieri Trieste e Salario;
- a sud con i rioni Ludovisi e Campo Marzio ed infine
- a ovest con il quartiere Flaminio.
Il nome deriva dalla via Pinciana: nel quartiere si trova difatti questa stupenda via la quale, a differenza di quanto accade per la quasi totalità delle strade radiali di Roma - che sono di confine tra il quartiere in oggetto e quello immediatamente adiacente - si trova stavolta interamente ricompresa nel quartiere.
Questo quartiere ha subito, nel 1926, una notevole espansione di territorio a "sfavore" del quartiere Parioli: nel 1921, all'atto della sua istituzione, i confini erano difatti i seguenti:
"fra il viale Flaminio (ora via viale del Muro Torto), corso d'Italia, via Salaria, il viale Parioli, viale Gioacchino Rossini, e il muro di cinta nord di Villa Borghese": praticamente, il territorio della sola Villa Borghese, più alcune strade verso il viale Liegi. Nel 1926, contestualmente al suo cambio di nome da 'Pinciano' a 'Vittorio Emanuele III' (**), il quartiere III si accrebbe di territorio verso nord a scapito dell'attiguo Parioli, inglobando tutto il territorio del quartiere II compreso tra il viale Maresciallo Pilsudski e lo stesso viale dei Parioli, lasciandogli una sottile strisciolina di territorio in corrispondenza del fiume Tevere. I limiti pertanto divennero: "Porta Pinciana - Mura Urbane - via Salaria - viale Liegi - viale Parioli - viale Maresciallo Pilsudsky - via Flaminia - piazzale Flaminio - Mura Urbane fino a Porta Pinciana".
Il Pinciano, tra i primi 15 quartieri, non rientra invece tra quelli interessati dalle variazioni di territorio tra quartieri e suburbi e suburbi e agro, stabilite dalla Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932.
Nel 1946 il quartiere Vittorio Emanuele III, già Pinciano, riassunse l'originario nome, che è pertanto quello attuale (***), con i confini che rimasero invariati e che sono quelli della tavola nella foto a corredo del presente pezzo (Salvatore Mezzapesa, 1961). Già il dizionario toponomastico del 1954 così li conferma: "Porta del Popolo - piazzale Flaminio - via Flaminia - piazzale Simone Bolivar - viale Maresciallo Pilsudsky - piazzale del Parco della Rimembranza - viale dei Parioli - piazza Ungheria - viale Liegi - via Salaria - piazza Fiume - Mura Urbane - porta pinciana - Mura urbane - Cavalcavia del Pincio - Mura Urbane - Porta del Popolo".
Al quartiere Pinciano non fu abbinato, nel 1926, alcun relativo suburbio: non poteva essere altrimenti, dato che la sua prosecuzione radiale verso l'agro romano era occupata, oltre il Tevere, dallo stesso quartiere II Parioli.
Così come tutti i rioni e i primi 15 quartieri di Roma, il Pinciano è provvisto di uno stemma identificativo: "d'oro al pioppo di Nerone di verde."
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(*) con delibera di Giunta n. 20 del 20 agosto 1921. Il tracciamento preliminare, per il futuro quartiere "fuori Porta Pinciana", risale al 1911.
(**) deliberazione Governativa n° 3454 del 24 maggio 1926
(***) delibera della Giunta Municipale n° 3241 del 13 settembre 1946