Tiburtino è il nome del sesto dei 35 quartieri di Roma, indicato sulle targhe stradali con Q. VI.
Codice Toponomastico: 206
Superficie: 3,3 km²
Dizionario Toponomastico: Quartiere istituito (*) nel 1921.
Sesto quartiere della Capitale, il Tiburtino si trova a nord-est rispetto al centro di Roma, alla destra del Tevere, a ridosso delle Mura Aureliane.
Il Tiburtino confina:
- a nord con i quartieri Nomentano e Pietralata;
- a est con il quartiere Collatino;
- a sud con il quartiere Prenestino-Labicano ed infine
- a sud-ovest con i rioni Esquilino e Castro Pretorio.
Il Tiburtino prende evidentemente il nome da via Tiburtina la quale strada nel suo tratto iniziale (cioè da piazzale Tiburtino) attraversa interamente il quartiere, mentre dopo l'incrocio con via del Castro Laurenziano NON lo attraversa più ma, come accade anche per tutte le altre consolari o strade radianti in uscita dalla Capitale, funge da esatto confine tra un quartiere ed altri: nella fattispecie, tra il Tiburtino stesso (sulla destra) e il Nomentano (sulla sinistra).
Al quartiere Tiburtino fu abbinato nel 1931 il relativo suburbio, cioè il suburbio Tiburtino, che rimase in "vigenza" fino al 1961, anno in cui diventò il quartiere Collatino.
il Tiburtino ha subìto negli anni le seguenti modifiche territoriali:
1) inizialmente circoscritto alla storica area di S. Lorenzo ("fra la via Tiburtina, il vicolo dei Canneti, il viale che fiancheggia il Policlinico, il viale Tiburtino, il viale Labicano, la via del Verano, la via della Ranocchia e il viale di Circonvallazione", come da delibera di Giunta n. 20 del 20 agosto 1921), nel 1931 ingloba l'area ferroviaria a sud del Campo Verano, che apparteneva all'attiguo quartiere Prenestino-Labicano. Di tale espansione territoriale non sono pervenute delibere, ma una citazione di Maria Rosa Protasi, Evoluzione socio-demografica e insediamento della popolazione all'Esquilino e a S. Lorenzo dall'unità al 1991, pag. 562, peraltro confermata dalle successive osservazioni dei confini ma soprattutto, finalmente, la citazione in "Roma, Popolazione e Territorio 1860-1960, anno 1960" che conferma tale accrescimento.
2) Il Tiburtino, tra i primi 15 quartieri del 1921, rientrò anche tra quelli interessati dalle variazioni di territorio tra quartieri e suburbi e suburbi e agro, stabilite dalla Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932: difatti, stante "... (omissis)... allo scopo di adattare le circoscrizioni allo stato di fatto creatosi per effetto dell'intenso movimento edilizio e demografico, si ritenne necessario modificare i limiti dei quartieri i quali assorbirono, in diverse proporzioni, una parte del circostante suburbio, mentre i suburbi assorbirono una parte dell'agro romano... (omissis)", da tale data il suo territorio, che nel 1921 era circoscritto dai limiti esposti al punto 1), nel 1932, inglobando parte dell'omonimo suburbio, fu esteso con i nuovi limiti "Porta S. Lorenzo, Mura Urbane, linea ferroviaria Roma-Sulmona, via di Portonaccio, via Tiburtina, via del Castro Laurenziano, viale dell'Università, Mura Urbane fino a Porta S. Lorenzo" (**).
Praticamente l'originario Tiburtino, che nel 1921, era rappresentato dalla sola zona di S. Lorenzo, stante l'appartenenza della zona di Casal Bertone all'antico suburbio, solamente dal 1932 si prese l'area di Casal Bertone, che fu annesso al Tiburtino divenendo anch'esso parte integrante del Q. VI; ma ancor prima, nel 1931, si accrebbe a scapito dell'attiguo quartiere VII Prenestino-Labicano, il quale gli cedette una piccola porzione territoriale sul versante sud.
3) nel 1951 il Tiburtino subì un ulteriore, significativo, accrescimento di territorio e anche qui a sfavore del quartiere Prenestino-Labicano: la linea di confine tra i due attigui quartieri, che era tracciata sin dall'origine sulla direttrice della linea ferroviaria Roma-Sulmona anziché sulla via Prenestina, fu sorprendentemente spostata prendendo quest'ultima come riferimento, in ossequio alla regola generale dei quartieri che prevede che siano le strade consolari a fungere da confine. Ciò comportò una estensione del Tiburtino verso sud, a scapito del Prenestino-Labicano che vide così ridurre il suo territorio.
Anche di tale variazione, così come di quella del 1931, non sono pervenute delibere, ma anche qui, una citazione di Maria Rosa Protasi, Evoluzione socio-demografica e insediamento della popolazione all'Esquilino e a S. Lorenzo dall'unità al 1991, pag. 562, anch'essa peraltro confermata in "Roma, Popolazione e Territorio 1860-1960, anno 1960" fuga ogni dubbio su tale accrescimento, definitivamente confermato dal dizionario Toponomastico del 1954, che normalizza i nuovi limiti del Q. VI nei seguenti: "viale dell'Università - via del Castro Laurenziano - via Tiburtina - piazza delle Crociate - via Tiburtina - via di Portonaccio - largo Preneste - via Prenestina - largo Nicolò de' Lapi - via Prenestina - piazzale Prenestino - via Prenestina - piazzale Labicano - Porta Maggiore - Mura Urbane - viale dell'Università".
E questi sono anche gli attuali confini del Tiburtino, che furono tracciati nel 1961 nella tavola di S. Mezzapesa, foto a corredo del presente pezzo.
Così come tutti i rioni e i primi 15 quartieri di Roma, il Tiburtino è provvisto di uno stemma identificativo: "D'oro al monte di verde col ponte su l'Aniene d'argento".
ATTENZIONE: come riportato nell'apposita sezione, il Tiburtino è un altro quartiere del quale la massa si intestardisce a sbagliare il nome: sono frequentissimi, nei discorsi della gente, diciture come "quartiere S. Lorenzo" o "quartiere Casal Bertone"; anche se questi due toponimi appartengono al territorio del sesto quartiere, il primo dal 1921, il secondo dal 1932, sarebbe più corretto dire "la zona di S. Lorenzo", differenziando il concetto "supremo" di "quartiere" da quello di "generica area" seppur, in questo caso, tutto sommato ben circoscritta territorialmente. A parziale discolpa, è comunque un dato di fatto che "S. Lorenzo" e "Tiburtino" sono termini equivalenti, che furono usati indifferentemente fino al 1921, anno in cui si ufficializzò la dicitura del secondo, con i limiti che anche dopo l'istituzione ufficiale del quartiere, per altri 10 anni coincidevano ancora.
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(*) con delibera di Giunta n. 20 del 20 agosto 1921. Il tracciamento preliminare, per il futuro quartiere "fuori Porta S. Lorenzo", risale al 1911.
(**) a ciò dobbiamo aggiungere che nel 1927, all'atto della istituzione di via del Castro Laurenziano (quasi parallelamente al tracciato della via dei Canneti), fu questa via ad essere presa come confine sud/ovest del Tiburtino rispetto al Nomentano, ma ciò non comportò di fatto alcuno spostamento di confini.
Codice Toponomastico: 206
Superficie: 3,3 km²
Dizionario Toponomastico: Quartiere istituito (*) nel 1921.
Sesto quartiere della Capitale, il Tiburtino si trova a nord-est rispetto al centro di Roma, alla destra del Tevere, a ridosso delle Mura Aureliane.
Il Tiburtino confina:
- a nord con i quartieri Nomentano e Pietralata;
- a est con il quartiere Collatino;
- a sud con il quartiere Prenestino-Labicano ed infine
- a sud-ovest con i rioni Esquilino e Castro Pretorio.
Il Tiburtino prende evidentemente il nome da via Tiburtina la quale strada nel suo tratto iniziale (cioè da piazzale Tiburtino) attraversa interamente il quartiere, mentre dopo l'incrocio con via del Castro Laurenziano NON lo attraversa più ma, come accade anche per tutte le altre consolari o strade radianti in uscita dalla Capitale, funge da esatto confine tra un quartiere ed altri: nella fattispecie, tra il Tiburtino stesso (sulla destra) e il Nomentano (sulla sinistra).
Al quartiere Tiburtino fu abbinato nel 1931 il relativo suburbio, cioè il suburbio Tiburtino, che rimase in "vigenza" fino al 1961, anno in cui diventò il quartiere Collatino.
il Tiburtino ha subìto negli anni le seguenti modifiche territoriali:
1) inizialmente circoscritto alla storica area di S. Lorenzo ("fra la via Tiburtina, il vicolo dei Canneti, il viale che fiancheggia il Policlinico, il viale Tiburtino, il viale Labicano, la via del Verano, la via della Ranocchia e il viale di Circonvallazione", come da delibera di Giunta n. 20 del 20 agosto 1921), nel 1931 ingloba l'area ferroviaria a sud del Campo Verano, che apparteneva all'attiguo quartiere Prenestino-Labicano. Di tale espansione territoriale non sono pervenute delibere, ma una citazione di Maria Rosa Protasi, Evoluzione socio-demografica e insediamento della popolazione all'Esquilino e a S. Lorenzo dall'unità al 1991, pag. 562, peraltro confermata dalle successive osservazioni dei confini ma soprattutto, finalmente, la citazione in "Roma, Popolazione e Territorio 1860-1960, anno 1960" che conferma tale accrescimento.
2) Il Tiburtino, tra i primi 15 quartieri del 1921, rientrò anche tra quelli interessati dalle variazioni di territorio tra quartieri e suburbi e suburbi e agro, stabilite dalla Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932: difatti, stante "... (omissis)... allo scopo di adattare le circoscrizioni allo stato di fatto creatosi per effetto dell'intenso movimento edilizio e demografico, si ritenne necessario modificare i limiti dei quartieri i quali assorbirono, in diverse proporzioni, una parte del circostante suburbio, mentre i suburbi assorbirono una parte dell'agro romano... (omissis)", da tale data il suo territorio, che nel 1921 era circoscritto dai limiti esposti al punto 1), nel 1932, inglobando parte dell'omonimo suburbio, fu esteso con i nuovi limiti "Porta S. Lorenzo, Mura Urbane, linea ferroviaria Roma-Sulmona, via di Portonaccio, via Tiburtina, via del Castro Laurenziano, viale dell'Università, Mura Urbane fino a Porta S. Lorenzo" (**).
Praticamente l'originario Tiburtino, che nel 1921, era rappresentato dalla sola zona di S. Lorenzo, stante l'appartenenza della zona di Casal Bertone all'antico suburbio, solamente dal 1932 si prese l'area di Casal Bertone, che fu annesso al Tiburtino divenendo anch'esso parte integrante del Q. VI; ma ancor prima, nel 1931, si accrebbe a scapito dell'attiguo quartiere VII Prenestino-Labicano, il quale gli cedette una piccola porzione territoriale sul versante sud.
3) nel 1951 il Tiburtino subì un ulteriore, significativo, accrescimento di territorio e anche qui a sfavore del quartiere Prenestino-Labicano: la linea di confine tra i due attigui quartieri, che era tracciata sin dall'origine sulla direttrice della linea ferroviaria Roma-Sulmona anziché sulla via Prenestina, fu sorprendentemente spostata prendendo quest'ultima come riferimento, in ossequio alla regola generale dei quartieri che prevede che siano le strade consolari a fungere da confine. Ciò comportò una estensione del Tiburtino verso sud, a scapito del Prenestino-Labicano che vide così ridurre il suo territorio.
Anche di tale variazione, così come di quella del 1931, non sono pervenute delibere, ma anche qui, una citazione di Maria Rosa Protasi, Evoluzione socio-demografica e insediamento della popolazione all'Esquilino e a S. Lorenzo dall'unità al 1991, pag. 562, anch'essa peraltro confermata in "Roma, Popolazione e Territorio 1860-1960, anno 1960" fuga ogni dubbio su tale accrescimento, definitivamente confermato dal dizionario Toponomastico del 1954, che normalizza i nuovi limiti del Q. VI nei seguenti: "viale dell'Università - via del Castro Laurenziano - via Tiburtina - piazza delle Crociate - via Tiburtina - via di Portonaccio - largo Preneste - via Prenestina - largo Nicolò de' Lapi - via Prenestina - piazzale Prenestino - via Prenestina - piazzale Labicano - Porta Maggiore - Mura Urbane - viale dell'Università".
E questi sono anche gli attuali confini del Tiburtino, che furono tracciati nel 1961 nella tavola di S. Mezzapesa, foto a corredo del presente pezzo.
Così come tutti i rioni e i primi 15 quartieri di Roma, il Tiburtino è provvisto di uno stemma identificativo: "D'oro al monte di verde col ponte su l'Aniene d'argento".
ATTENZIONE: come riportato nell'apposita sezione, il Tiburtino è un altro quartiere del quale la massa si intestardisce a sbagliare il nome: sono frequentissimi, nei discorsi della gente, diciture come "quartiere S. Lorenzo" o "quartiere Casal Bertone"; anche se questi due toponimi appartengono al territorio del sesto quartiere, il primo dal 1921, il secondo dal 1932, sarebbe più corretto dire "la zona di S. Lorenzo", differenziando il concetto "supremo" di "quartiere" da quello di "generica area" seppur, in questo caso, tutto sommato ben circoscritta territorialmente. A parziale discolpa, è comunque un dato di fatto che "S. Lorenzo" e "Tiburtino" sono termini equivalenti, che furono usati indifferentemente fino al 1921, anno in cui si ufficializzò la dicitura del secondo, con i limiti che anche dopo l'istituzione ufficiale del quartiere, per altri 10 anni coincidevano ancora.
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(*) con delibera di Giunta n. 20 del 20 agosto 1921. Il tracciamento preliminare, per il futuro quartiere "fuori Porta S. Lorenzo", risale al 1911.
(**) a ciò dobbiamo aggiungere che nel 1927, all'atto della istituzione di via del Castro Laurenziano (quasi parallelamente al tracciato della via dei Canneti), fu questa via ad essere presa come confine sud/ovest del Tiburtino rispetto al Nomentano, ma ciò non comportò di fatto alcuno spostamento di confini.