I 6 Suburbii - terzo grado di suddivisione toponomastica - sono comprensori di Roma del tutto sconosciuti ai più, così come sono totalmente sconosciuti i vari ed articolati cambiamenti che essi hanno subito dalla loro istituzione fino ad oggi.
I suburbii vengono definiti dalla toponomastica romana “territori oltre quartiere”, o anche “territorio urbanizzato di sutura tra la città e l’Agro Romano”.
La parola “suburbio” infatti definisce concettualmente il territorio che unisce i quartieri alle più lontane zone periferiche. Definiti concettualmente nel 1926 (con delibera governatoriale n° 3535 del 28 maggio 1926), dopo la loro sempre più frequente ed approssimativa menzione (***) nelle varie delibere dei primi del '900, e finalmente codificati o meglio, elencati con la Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932, i suburbii furono inizialmente 10, poi 11, indi 12, poi di nuovo 11, infine 7; ed avevano (e i superstiti hanno tutt'ora) gli stessi nomi dei loro rispettivi quartieri, di cui rappresentavano la esatta prosecuzione radiale verso la periferia. Esempio: nel 1926 il suburbio Tiburtino rappresentava la esatta propaggine verso l'agro dell'omonimo quartiere Tiburtino, così come oggi il suburbio Tor di Quinto rappresenta la esatta prosecuzione radiale dell’omonimo quartiere Tor di Quinto verso la periferia.
Il suburbio I nel 1926 si chiamava Parioli e nel 1946 (deliberazione della Giunta Municipale n° 3942 del 1° novembre) il suo nome fu semplicemente mutato in suburbio Tor di Quinto; e il suburbio XI Milvio il 23 maggio 1935, al pari del relativo quartiere, cambiò nome in "Della Vittoria" (Deliberazione governativa 3884 del 23 maggio 1935).
Gli altri suburbi hanno mantenuto il loro nome originario.
I primi 10 suburbi, all'atto della loro classificazione del 1926, presentavano dei confini assai ridotti rispetto agli attuali superstiti (e non definibili con certezza nella parte in cui la loro propaggine più periferica si perdeva nell'agro, stante la inesistenza di strade o altri limiti definiti che vennero istituiti solamente a partire dagli anni '30): confini che vennero rivisti con la Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932. Difatti, "... (omissis)... allo scopo di adattare le circoscrizioni allo stato di fatto creatosi per effetto dell'intenso movimento edilizio e demografico, si ritenne necessario modificare i limiti dei quartieri i quali assorbirono, in diverse proporzioni, una parte del circostante suburbio, mentre i suburbi assorbirono una parte dell'agro romano... (omissis)".
Il suburbio VII Ostiense fu soppresso nel 1940 (Deliberazione governativa n° 943 del 18 marzo) e vide il suo territorio essere assorbito totalmente dall'omonimo quartiere Ostiense, che si accrebbe così considerevolmente di estensione territoriale (anche se relativamente a questa vicenda, che interessa anche il quartiere dell'Esposizione, le fonti sono leggermente discordanti). Questa soppressione fece sì che le numerazioni dei suburbi dall'ottavo al dodicesimo subissero un decremento di uno (evento unico nel suo genere): i suburbi passarono così da 12 a 11 secondo la seguente riattribuzione:
- il suburbio VIII divenne il suburbio VII;
- il suburbio IX divenne il suburbio VIII;
- il suburbio X divenne il suburbio IX;
- il suburbio XI divenne il suburbio X ed, infine
- il suburbio XII divenne il suburbio XI.
La situazione rimase così strutturata per altri 21 anni finché, alla data del 13 settembre 1961, i suburbii II, III, IV, V e VI furono soppressi e videro il loro territorio essere trasformato in nuovi quartieri (nella foto rappresentati come i quartieri), e precisamente nei quartieri dal XXI al XXVI secondo la descrizione che segue:
• il quartiere Pietralata (21° quartiere della Capitale) viene istituito a seguito dello scorporo del suburbio II Nomentano;
• il quartiere Collatino (22° quartiere della Capitale) viene istituito a seguito dello scorporo del suburbio III Tiburtino;
• il quartiere Alessandrino (23° quartiere della Capitale) viene istituito a seguito dello scorporo del suburbio IV Prenestino-Labicano;
• i quartieri Don Bosco (24°) e Appio Claudio (25° quartiere della Capitale) vengono istituiti a seguito dello scorporo del suburbio V Tuscolano;
• ed infine, il quartiere Appio Pignatelli (26° quartiere della Capitale) viene istituito a seguito dello scorporo del suburbio VI Appio Latino.
Questa soppressione del 1961, a differenza di quella del 1940, non comportò questa volta l'ulteriore slittamento della numerazione da 11 a 6, ma i suburbi nominalmente rimasero 11 anche se di fatto si ridussero a 6.
Ciò ci fece ritenere, con un ragionamento deduttivo, che intenzione della Giunta comunale fosse quella di procedere, in un terzo momento, alla soppressione dei rimanenti suburbii, con la conseguente istituzione di 5 nuovi quartieri, ma ciò non avvenne mai. Ragionamento, in effetti, confermato dal nostro recente reperimento della delibera.
Degna di segnalazione è anche l'istituzione, sempre nel 1961, del quartiere Primavalle dallo scorporo di parte dei suburbi Aurelio e Trionfale.
La lista completa dei suburbii, in ordine di numero, si trova nell'album "divisione toponomastica ufficiale del comune di Roma":
I suburbii vengono definiti dalla toponomastica romana “territori oltre quartiere”, o anche “territorio urbanizzato di sutura tra la città e l’Agro Romano”.
La parola “suburbio” infatti definisce concettualmente il territorio che unisce i quartieri alle più lontane zone periferiche. Definiti concettualmente nel 1926 (con delibera governatoriale n° 3535 del 28 maggio 1926), dopo la loro sempre più frequente ed approssimativa menzione (***) nelle varie delibere dei primi del '900, e finalmente codificati o meglio, elencati con la Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932, i suburbii furono inizialmente 10, poi 11, indi 12, poi di nuovo 11, infine 7; ed avevano (e i superstiti hanno tutt'ora) gli stessi nomi dei loro rispettivi quartieri, di cui rappresentavano la esatta prosecuzione radiale verso la periferia. Esempio: nel 1926 il suburbio Tiburtino rappresentava la esatta propaggine verso l'agro dell'omonimo quartiere Tiburtino, così come oggi il suburbio Tor di Quinto rappresenta la esatta prosecuzione radiale dell’omonimo quartiere Tor di Quinto verso la periferia.
Il suburbio I nel 1926 si chiamava Parioli e nel 1946 (deliberazione della Giunta Municipale n° 3942 del 1° novembre) il suo nome fu semplicemente mutato in suburbio Tor di Quinto; e il suburbio XI Milvio il 23 maggio 1935, al pari del relativo quartiere, cambiò nome in "Della Vittoria" (Deliberazione governativa 3884 del 23 maggio 1935).
Gli altri suburbi hanno mantenuto il loro nome originario.
I primi 10 suburbi, all'atto della loro classificazione del 1926, presentavano dei confini assai ridotti rispetto agli attuali superstiti (e non definibili con certezza nella parte in cui la loro propaggine più periferica si perdeva nell'agro, stante la inesistenza di strade o altri limiti definiti che vennero istituiti solamente a partire dagli anni '30): confini che vennero rivisti con la Delibera del Governatore n° 1222 del 27 febbraio 1932. Difatti, "... (omissis)... allo scopo di adattare le circoscrizioni allo stato di fatto creatosi per effetto dell'intenso movimento edilizio e demografico, si ritenne necessario modificare i limiti dei quartieri i quali assorbirono, in diverse proporzioni, una parte del circostante suburbio, mentre i suburbi assorbirono una parte dell'agro romano... (omissis)".
Il suburbio VII Ostiense fu soppresso nel 1940 (Deliberazione governativa n° 943 del 18 marzo) e vide il suo territorio essere assorbito totalmente dall'omonimo quartiere Ostiense, che si accrebbe così considerevolmente di estensione territoriale (anche se relativamente a questa vicenda, che interessa anche il quartiere dell'Esposizione, le fonti sono leggermente discordanti). Questa soppressione fece sì che le numerazioni dei suburbi dall'ottavo al dodicesimo subissero un decremento di uno (evento unico nel suo genere): i suburbi passarono così da 12 a 11 secondo la seguente riattribuzione:
- il suburbio VIII divenne il suburbio VII;
- il suburbio IX divenne il suburbio VIII;
- il suburbio X divenne il suburbio IX;
- il suburbio XI divenne il suburbio X ed, infine
- il suburbio XII divenne il suburbio XI.
La situazione rimase così strutturata per altri 21 anni finché, alla data del 13 settembre 1961, i suburbii II, III, IV, V e VI furono soppressi e videro il loro territorio essere trasformato in nuovi quartieri (nella foto rappresentati come i quartieri), e precisamente nei quartieri dal XXI al XXVI secondo la descrizione che segue:
• il quartiere Pietralata (21° quartiere della Capitale) viene istituito a seguito dello scorporo del suburbio II Nomentano;
• il quartiere Collatino (22° quartiere della Capitale) viene istituito a seguito dello scorporo del suburbio III Tiburtino;
• il quartiere Alessandrino (23° quartiere della Capitale) viene istituito a seguito dello scorporo del suburbio IV Prenestino-Labicano;
• i quartieri Don Bosco (24°) e Appio Claudio (25° quartiere della Capitale) vengono istituiti a seguito dello scorporo del suburbio V Tuscolano;
• ed infine, il quartiere Appio Pignatelli (26° quartiere della Capitale) viene istituito a seguito dello scorporo del suburbio VI Appio Latino.
Questa soppressione del 1961, a differenza di quella del 1940, non comportò questa volta l'ulteriore slittamento della numerazione da 11 a 6, ma i suburbi nominalmente rimasero 11 anche se di fatto si ridussero a 6.
Ciò ci fece ritenere, con un ragionamento deduttivo, che intenzione della Giunta comunale fosse quella di procedere, in un terzo momento, alla soppressione dei rimanenti suburbii, con la conseguente istituzione di 5 nuovi quartieri, ma ciò non avvenne mai. Ragionamento, in effetti, confermato dal nostro recente reperimento della delibera.
Degna di segnalazione è anche l'istituzione, sempre nel 1961, del quartiere Primavalle dallo scorporo di parte dei suburbi Aurelio e Trionfale.
La lista completa dei suburbii, in ordine di numero, si trova nell'album "divisione toponomastica ufficiale del comune di Roma":
, ma a tal proposito, così come per i rioni e i quartieri, anche per i suburbi si tenga presente il dato fondamentale: l’attuale elenco dei comprensori è completo, sin dal 1993, e non necessita né di modifiche né di aggiunte.
Pertanto, quando i noti costruttori presenti sulla piazza romana lottizzano e costruiscono palazzi o complessi residenziali, essi non creano nuovi rioni, o nuovi quartieri, o nuovi suburbii, o nuove zone come sovente la massa erroneamente asserisce: essi invece costruiscono palazzi o complessi residenziali sul territorio di zone già esistenti, ma semplicemente non ancora edificate relativamente a quella specifica porzione territoriale.
I suburbii, sulle targhe stradali, sono codificati con la lettera “S.” oppure con la scritta “SUB.” abbinata ai progressivi in notazione (carattere) romana, che vanno dal I al XI.
(***) nelle mappe dei primi del '900 i suburbi erano talvolta codificati con le seguenti sigle identificative in luogo delle attuali: S. P = suburbio Parioli; S. TI = suburbio Tiburtino; S. PL = suburbio Prenestino-Labicano; S. TU = suburbio Tuscolano; S. AL = suburbio Appio-Latino; S. O = suburbio Ostiense; S. PO = suburbio Portuense; S. G = suburbio Gianicolense; S. A = suburbio Aurelio; S. T =
suburbio Trionfale; S. M = suburbio Milvio, ma in ogni caso si tratta di una classificazione puramente descrittiva che non ha riscontri toponomastici ufficiali.
ATTENZIONE: le mappe dei 6 suburbi che seguono sono opera di SALVATORE MEZZAPESA, Istituto Cartografico nazionale, anno 1961; ciò non costituisce un problema, ai fini della identificazione dei comprensori confinanti, poiché i confini della totalità dei suburbi sono rimasti, dal 1961 ad oggi, assolutamente immutati.
Pertanto, quando i noti costruttori presenti sulla piazza romana lottizzano e costruiscono palazzi o complessi residenziali, essi non creano nuovi rioni, o nuovi quartieri, o nuovi suburbii, o nuove zone come sovente la massa erroneamente asserisce: essi invece costruiscono palazzi o complessi residenziali sul territorio di zone già esistenti, ma semplicemente non ancora edificate relativamente a quella specifica porzione territoriale.
I suburbii, sulle targhe stradali, sono codificati con la lettera “S.” oppure con la scritta “SUB.” abbinata ai progressivi in notazione (carattere) romana, che vanno dal I al XI.
(***) nelle mappe dei primi del '900 i suburbi erano talvolta codificati con le seguenti sigle identificative in luogo delle attuali: S. P = suburbio Parioli; S. TI = suburbio Tiburtino; S. PL = suburbio Prenestino-Labicano; S. TU = suburbio Tuscolano; S. AL = suburbio Appio-Latino; S. O = suburbio Ostiense; S. PO = suburbio Portuense; S. G = suburbio Gianicolense; S. A = suburbio Aurelio; S. T =
suburbio Trionfale; S. M = suburbio Milvio, ma in ogni caso si tratta di una classificazione puramente descrittiva che non ha riscontri toponomastici ufficiali.
ATTENZIONE: le mappe dei 6 suburbi che seguono sono opera di SALVATORE MEZZAPESA, Istituto Cartografico nazionale, anno 1961; ciò non costituisce un problema, ai fini della identificazione dei comprensori confinanti, poiché i confini della totalità dei suburbi sono rimasti, dal 1961 ad oggi, assolutamente immutati.
CRONOLOGIA ESSENZIALE DEI SUBURBII:
1870-1926 = nessun suburbio: area interessata definita come generico "antico suburbio" o anche "agro romano"
1926-1930 = 10 SUBURBII
1931 = 11 SUBURBII
1932-1940 = 12 SUBURBII (da I Parioli a XII Della Vittoria)
1940-1961 = 11 SUBURBII (da I Tor di Quinto a XI Della Vittoria con soppresso il VII Ostiense)
1961-OGGI = 6 SUBURBII (I Tor di Quinto + dal VII Gianicolense al XI Della Vittoria)
1870-1926 = nessun suburbio: area interessata definita come generico "antico suburbio" o anche "agro romano"
1926-1930 = 10 SUBURBII
1931 = 11 SUBURBII
1932-1940 = 12 SUBURBII (da I Parioli a XII Della Vittoria)
1940-1961 = 11 SUBURBII (da I Tor di Quinto a XI Della Vittoria con soppresso il VII Ostiense)
1961-OGGI = 6 SUBURBII (I Tor di Quinto + dal VII Gianicolense al XI Della Vittoria)