Il Comune di Roma, com’è noto, presenta diverse tipologie di suddivisione territoriale, fra le quali una amministrativa ed una storica. La suddivisione amministrativa è rappresentata dai Municipi (ex Circoscrizioni); la suddivisione storica è rappresentata dalle Suddivisioni Toponomastiche in cui sono ricompresi i quartieri, e sarà oggetto della presente trattazione.
E’ già questa doppia divisione (amministrativa/toponomastica) che trae in inganno la massa e gli stessi romani per primi, i quali spesso e volentieri si confondono, pur essendo Municipi e Quartieri totalmente differenti per ciò che inerisce la divisione del territorio, gli anni di istituzione, le finalità sociali e demografiche.
Non ci credete? Allora rispondete, subito e senza pensarci troppo, a che differenza c’è tra un Quartiere e un Municipio. Sono certo che la risposta immediata non vi può scaturire, perché ‘sta differenza, tutto sommato, non la conoscete.
La trattazione del presente sito web, rendendovi edotti su come identificare correttamente i quartieri di Roma al di là delle popolari dicerie e delle individuali convinzioni, vi condurrà alla scoperta dell’ultima frontiera ancora inesplorata: la scoperta della Romana Toponomastica!
I quartieri di Roma sono quanto di più romantico ed affascinante possa esistere riferendosi a eventi sociali, storici ed e urbanistici che affondano le loro radici agli anni ‘10 del secolo scorso, ma anche attuali in quanto rappresentano oggi una realtà consolidata e che resiste ai frenetici cambiamenti amministrativi del Comune (si pensi, un esempio su tutti, alla riduzione del numero dei municipi a cui abbiamo assistito recentemente con la delibera dell’assemblea capitolina n° 11 dell’11 marzo 2013).
... “Tu, in che quartiere abiti?, vivi?, risiedi?, lavori?”
Questa semplice, frequente ed innocente domanda può avere la facoltà di scatenare le più disparate risposte da parte della gente e dei romani. Salvo rarissimi casi, per lo più limitati ai quartieri di più antica istituzione, l’ignoranza che regna tra i romani è disarmante ed irritante allo stesso tempo. Disarmante, perché in teoria è impensabile pensare che un romano non sappia quale è il suo quartiere di appartenenza; irritante perché, anche una volta saputolo, egli non accetterà quanto appreso e continuerà ad intestardirsi nel suo sbaglio. Insomma, persevererà nell’errore sapendo di sbagliare! Per meglio farmi comprendere, inizierò con un semplicissimo esempio.
Chiedete a un qualunque residente di via Genzano, ad esempio il vostro collega che lì vive con le sue tre sorelle, in che quartiere essi si trovino: le risposte più scontate che potrete ricevere saranno:
- Abito nel quartiere Appio (collega);
- Abito nel quartiere Appio-Tuscolano (sorella n°1);
- Abito nel quartiere S. Giovanni (sorella n°2).
- Abito nel quartiere Colli Anieni (sorella n°3).
Insomma, la stessa strada e magari lo stesso numero civico apparterranno, a seconda di chi tra i quattro formulerà la risposta, a quattro presunti quartieri diversi! E questo capita sempre con chiunque, non solo con le tre sorelle. Signori miei, avrete già capito da soli che così non ci siamo proprio: la divisione toponomastica di Roma è molto rigorosa ed accurata e non può lasciare spazio ad approssimazioni, imprecisioni e sbagli di alcun tipo!
Dovrò comunque, in appendice al trattato, fornire un inevitabile riferimento ai Municipii. Premetto per il momento che la suddivisione amministrativa è una realtà esistente a Roma solamente dal 1966, modificata nel 1972, quindi nel 1992, infine nel 2013. Se ne riparlerà, come appendice alla presente trattazione, in un album apposito.
E’ già questa doppia divisione (amministrativa/toponomastica) che trae in inganno la massa e gli stessi romani per primi, i quali spesso e volentieri si confondono, pur essendo Municipi e Quartieri totalmente differenti per ciò che inerisce la divisione del territorio, gli anni di istituzione, le finalità sociali e demografiche.
Non ci credete? Allora rispondete, subito e senza pensarci troppo, a che differenza c’è tra un Quartiere e un Municipio. Sono certo che la risposta immediata non vi può scaturire, perché ‘sta differenza, tutto sommato, non la conoscete.
La trattazione del presente sito web, rendendovi edotti su come identificare correttamente i quartieri di Roma al di là delle popolari dicerie e delle individuali convinzioni, vi condurrà alla scoperta dell’ultima frontiera ancora inesplorata: la scoperta della Romana Toponomastica!
I quartieri di Roma sono quanto di più romantico ed affascinante possa esistere riferendosi a eventi sociali, storici ed e urbanistici che affondano le loro radici agli anni ‘10 del secolo scorso, ma anche attuali in quanto rappresentano oggi una realtà consolidata e che resiste ai frenetici cambiamenti amministrativi del Comune (si pensi, un esempio su tutti, alla riduzione del numero dei municipi a cui abbiamo assistito recentemente con la delibera dell’assemblea capitolina n° 11 dell’11 marzo 2013).
... “Tu, in che quartiere abiti?, vivi?, risiedi?, lavori?”
Questa semplice, frequente ed innocente domanda può avere la facoltà di scatenare le più disparate risposte da parte della gente e dei romani. Salvo rarissimi casi, per lo più limitati ai quartieri di più antica istituzione, l’ignoranza che regna tra i romani è disarmante ed irritante allo stesso tempo. Disarmante, perché in teoria è impensabile pensare che un romano non sappia quale è il suo quartiere di appartenenza; irritante perché, anche una volta saputolo, egli non accetterà quanto appreso e continuerà ad intestardirsi nel suo sbaglio. Insomma, persevererà nell’errore sapendo di sbagliare! Per meglio farmi comprendere, inizierò con un semplicissimo esempio.
Chiedete a un qualunque residente di via Genzano, ad esempio il vostro collega che lì vive con le sue tre sorelle, in che quartiere essi si trovino: le risposte più scontate che potrete ricevere saranno:
- Abito nel quartiere Appio (collega);
- Abito nel quartiere Appio-Tuscolano (sorella n°1);
- Abito nel quartiere S. Giovanni (sorella n°2).
- Abito nel quartiere Colli Anieni (sorella n°3).
Insomma, la stessa strada e magari lo stesso numero civico apparterranno, a seconda di chi tra i quattro formulerà la risposta, a quattro presunti quartieri diversi! E questo capita sempre con chiunque, non solo con le tre sorelle. Signori miei, avrete già capito da soli che così non ci siamo proprio: la divisione toponomastica di Roma è molto rigorosa ed accurata e non può lasciare spazio ad approssimazioni, imprecisioni e sbagli di alcun tipo!
Dovrò comunque, in appendice al trattato, fornire un inevitabile riferimento ai Municipii. Premetto per il momento che la suddivisione amministrativa è una realtà esistente a Roma solamente dal 1966, modificata nel 1972, quindi nel 1992, infine nel 2013. Se ne riparlerà, come appendice alla presente trattazione, in un album apposito.