Sono affascinato da sempre dagli aspetti della toponomastica romana, del tutto sconosciuti ai più.
Il mio interesse verso questo argomento nasce sin dai tempi delle scuole medie, quando, ancora tredicenne, nei primi pomeriggi di autunno del 1984 mi recavo con i miei compagni di classe della "Massimo D'Azeglio", scuola media di via Asmara oggi demolita, a giocare a pallone dalle parti della “Sedia del Diavolo”, nel quartiere Trieste; uno di essi, in particolare, tal Vincenzo G., abitava a via degli Enotri nel quartiere, a suo dire, “S. Lorenzo”.
La sera a casa, terminato il mio girovagare, la mia naturale curiosità su tutto ciò che inerisse al territorio di Roma mi portava a cercare, sul “Tuttocittà” che la SIP consegnava insieme alle Pagine Gialle, i confini di questo fantomatico quartiere.
Evidente era il mio sgomento di adolescente quando, cercando la corrispondenza di via degli Enotri dall’elenco delle vie, la trovavo censita come appartenente al quartiere Tiburtino in luogo del tanto vociferato quartiere “S. Lorenzo”.
Nonostante le mie rimostranze nei confronti del buon Vincenzino (al quale facevo presente le mie ragioni e dal quale, chissà perché, come tutta risposta ottenevo una scarica di improperi) non andassero a buon fine, non mi sono mai scoraggiato ma, al contrario, da allora decisi di indagare più a fondo sull’argomento.
Dopo anni di ricerche e confronti, ricostruzioni e deduzioni, in una epoca dove internet non esisteva, e dopo migliaia di km percorsi su tutto il territorio comunale della Capitale prima con la bicicletta e poi con i vari motorini e moto da me posseduti, sono oggi in grado di esporre il frutto delle mie ricerche sulla toponomastica di Roma, e cioè un insieme di dati, nozioni e spiegazioni che solo una ristrettissima percentuale di romani (o comunque abitanti di Roma) conosce. Essi sono tranquillamente reperibili da chiunque effettuasse ricerche mirate, pertanto il presente trattato non infrange alcun copyright e non lede in alcun modo diritti di terzi, anche se la loro stesura ragionata non può avvenire senza una opera di coordinamento espositivo, che è ciò che andrete a leggere su questo sito.
In ogni caso le fonti sono sempre indicate, a garanzia di una corretta stesura di ogni singolo, specifico argomento.
Più in generale, l’ignoranza tra la massa che regna in merito, è da ascriversi a pari merito ad una oggettiva difficoltà a procurarsi le informazioni di cui sopra, alla quale però si affianca le colpevoli caratteristiche della gente e dei romani in particolare, e cioè la pigrizia, l’indolenza, la supponenza e la presunzione di sapere come stanno le cose condita con l’immancabile “Fìdati, se te lo dico io è così”.
Non da ultimo, l'istituzione delle circoscrizioni comunali, oggi municipii, ha inferto il colpo finale alla toponomastica, poiché ogni servizio svolto dalle circoscrizioni di quartiere fino al 1972 è stato totalmente spostato verso questi nuovi organi amministrativi; e i quartieri si sono ritrovati privi di un ruolo "attivo" e relegati a sorta di passato oggi non più necessario da osservare nelle loro sia pur innumerevoli sfaccettature e connotazioni urbanistiche, statistiche, storiche, ecc.
Proseguendo per la mia strada, in 30 anni ho disseppellito ogni sorta di dato, nozione e riferimento ufficiali con i risultati che vado ad esporre e che mi faranno affermare senza timore di essere smentito che a Roma, tanto per fare un paio di esempi, il quartiere Africano non esiste e piazza Euclide non è ai Parioli. ......come, che cosa avete appena letto?
Non me ne vogliano i simpatici abitanti del suddetto luogo, il quale rappresenta per me un ricordo di gioventù carico di gioia e spensieratezza, così come egualmente non me ne vogliano i modaioli frequentatori della suddetta rotatoria, la quale è parimenti da sempre nei miei più elitari e snobistici pensieri: gli esempi sono da intendersi in maniera assolutamente non esaustiva. Infatti avrei potuto in alternativa affermare che a Roma il quartiere Talenti non esiste e piazzale Cristoforo Colombo non è nel quartiere di Ostia, e la sostanza non sarebbe cambiata di una virgola.
Pertanto, tutti ai vostri posti: state per tuffarvi nell’ultima frontiera ancora inesplorata, la scoperta dell’assoluta precisione della Romana Toponomastica, che vi permetterà di.....
..... "identificare i quartieri di Roma al di là di ogni popolare diceria o approssimazione".
Il mio interesse verso questo argomento nasce sin dai tempi delle scuole medie, quando, ancora tredicenne, nei primi pomeriggi di autunno del 1984 mi recavo con i miei compagni di classe della "Massimo D'Azeglio", scuola media di via Asmara oggi demolita, a giocare a pallone dalle parti della “Sedia del Diavolo”, nel quartiere Trieste; uno di essi, in particolare, tal Vincenzo G., abitava a via degli Enotri nel quartiere, a suo dire, “S. Lorenzo”.
La sera a casa, terminato il mio girovagare, la mia naturale curiosità su tutto ciò che inerisse al territorio di Roma mi portava a cercare, sul “Tuttocittà” che la SIP consegnava insieme alle Pagine Gialle, i confini di questo fantomatico quartiere.
Evidente era il mio sgomento di adolescente quando, cercando la corrispondenza di via degli Enotri dall’elenco delle vie, la trovavo censita come appartenente al quartiere Tiburtino in luogo del tanto vociferato quartiere “S. Lorenzo”.
Nonostante le mie rimostranze nei confronti del buon Vincenzino (al quale facevo presente le mie ragioni e dal quale, chissà perché, come tutta risposta ottenevo una scarica di improperi) non andassero a buon fine, non mi sono mai scoraggiato ma, al contrario, da allora decisi di indagare più a fondo sull’argomento.
Dopo anni di ricerche e confronti, ricostruzioni e deduzioni, in una epoca dove internet non esisteva, e dopo migliaia di km percorsi su tutto il territorio comunale della Capitale prima con la bicicletta e poi con i vari motorini e moto da me posseduti, sono oggi in grado di esporre il frutto delle mie ricerche sulla toponomastica di Roma, e cioè un insieme di dati, nozioni e spiegazioni che solo una ristrettissima percentuale di romani (o comunque abitanti di Roma) conosce. Essi sono tranquillamente reperibili da chiunque effettuasse ricerche mirate, pertanto il presente trattato non infrange alcun copyright e non lede in alcun modo diritti di terzi, anche se la loro stesura ragionata non può avvenire senza una opera di coordinamento espositivo, che è ciò che andrete a leggere su questo sito.
In ogni caso le fonti sono sempre indicate, a garanzia di una corretta stesura di ogni singolo, specifico argomento.
Più in generale, l’ignoranza tra la massa che regna in merito, è da ascriversi a pari merito ad una oggettiva difficoltà a procurarsi le informazioni di cui sopra, alla quale però si affianca le colpevoli caratteristiche della gente e dei romani in particolare, e cioè la pigrizia, l’indolenza, la supponenza e la presunzione di sapere come stanno le cose condita con l’immancabile “Fìdati, se te lo dico io è così”.
Non da ultimo, l'istituzione delle circoscrizioni comunali, oggi municipii, ha inferto il colpo finale alla toponomastica, poiché ogni servizio svolto dalle circoscrizioni di quartiere fino al 1972 è stato totalmente spostato verso questi nuovi organi amministrativi; e i quartieri si sono ritrovati privi di un ruolo "attivo" e relegati a sorta di passato oggi non più necessario da osservare nelle loro sia pur innumerevoli sfaccettature e connotazioni urbanistiche, statistiche, storiche, ecc.
Proseguendo per la mia strada, in 30 anni ho disseppellito ogni sorta di dato, nozione e riferimento ufficiali con i risultati che vado ad esporre e che mi faranno affermare senza timore di essere smentito che a Roma, tanto per fare un paio di esempi, il quartiere Africano non esiste e piazza Euclide non è ai Parioli. ......come, che cosa avete appena letto?
Non me ne vogliano i simpatici abitanti del suddetto luogo, il quale rappresenta per me un ricordo di gioventù carico di gioia e spensieratezza, così come egualmente non me ne vogliano i modaioli frequentatori della suddetta rotatoria, la quale è parimenti da sempre nei miei più elitari e snobistici pensieri: gli esempi sono da intendersi in maniera assolutamente non esaustiva. Infatti avrei potuto in alternativa affermare che a Roma il quartiere Talenti non esiste e piazzale Cristoforo Colombo non è nel quartiere di Ostia, e la sostanza non sarebbe cambiata di una virgola.
Pertanto, tutti ai vostri posti: state per tuffarvi nell’ultima frontiera ancora inesplorata, la scoperta dell’assoluta precisione della Romana Toponomastica, che vi permetterà di.....
..... "identificare i quartieri di Roma al di là di ogni popolare diceria o approssimazione".