Prenestino-Centocelle è il nome del diciannovesimo dei 35 quartieri di Roma, indicato sulle targhe stradali con Q. XIX.
Codice Toponomastico: 219
Superficie: 2 km²
Dizionario Toponomastico: Quartiere istituito (*) nel 1961.
Il Prenestino-Centocelle Si trova ad est rispetto al centro di Roma, alla destra del Tevere e confina:
- a nord con il quartiere Collatino;
- a est con il quartiere Alessandrino;
- a sud con il quartiere Don Bosco ed infine
- a ovest con il quartiere Prenestino-Labicano.
Con il quartiere in oggetto inizia il novero di quelli istituiti nel 1961, cioè i quartieri che vanno dal XX al XXXV.
il Prenestino-Centocelle prende evidentemente il suo nome:
1) per ciò che attiene alla prima parte dello stesso, da via Prenestina, la quale strada NON attraversa il quartiere ma, come accade anche per tutte le altre consolari o strade radianti in uscita dalla Capitale, funge da esatto confine tra un quartiere ed altri: nella fattispecie, tra il Prenestino-Centocelle stesso (lato nord) e il quartiere Don Bosco (lato sud);
2) per ciò che attiene alla seconda parte dello stesso, il nome Centocelle deriva da "Centum Cellae", una cittadella militare fatta costruire dall'imperatore Costantino I, dove trovavano alloggio cento dei migliori cavalieri della guardia imperiale, gli Equites Singulares e i loro cavalli. Rappresentò per lo più un sito del Campo Marzio, il quale difatti si trova, entro le mura, lungo la stessa direttrice est.
Caratteristica di questo quartiere è l'esser stato ricavato da parte del territorio dell'attiguo Prenestino-Labicano: difatti, per un fine celebrativo di quanto esposto al punto 2), il Commissario Straordinario del 1961 ritenne opportuno concedere a questa porzione territoriale, fino ad allora appartenente al quartiere n° 7, lo status ufficiale di quartiere. Il limite territoriale dello scorporo fu tracciato sulla direttrice di via Tor de' Schiavi, largo della Primavera e viale della Primavera. A tal proposito, vedere anche
Codice Toponomastico: 219
Superficie: 2 km²
Dizionario Toponomastico: Quartiere istituito (*) nel 1961.
Il Prenestino-Centocelle Si trova ad est rispetto al centro di Roma, alla destra del Tevere e confina:
- a nord con il quartiere Collatino;
- a est con il quartiere Alessandrino;
- a sud con il quartiere Don Bosco ed infine
- a ovest con il quartiere Prenestino-Labicano.
Con il quartiere in oggetto inizia il novero di quelli istituiti nel 1961, cioè i quartieri che vanno dal XX al XXXV.
il Prenestino-Centocelle prende evidentemente il suo nome:
1) per ciò che attiene alla prima parte dello stesso, da via Prenestina, la quale strada NON attraversa il quartiere ma, come accade anche per tutte le altre consolari o strade radianti in uscita dalla Capitale, funge da esatto confine tra un quartiere ed altri: nella fattispecie, tra il Prenestino-Centocelle stesso (lato nord) e il quartiere Don Bosco (lato sud);
2) per ciò che attiene alla seconda parte dello stesso, il nome Centocelle deriva da "Centum Cellae", una cittadella militare fatta costruire dall'imperatore Costantino I, dove trovavano alloggio cento dei migliori cavalieri della guardia imperiale, gli Equites Singulares e i loro cavalli. Rappresentò per lo più un sito del Campo Marzio, il quale difatti si trova, entro le mura, lungo la stessa direttrice est.
Caratteristica di questo quartiere è l'esser stato ricavato da parte del territorio dell'attiguo Prenestino-Labicano: difatti, per un fine celebrativo di quanto esposto al punto 2), il Commissario Straordinario del 1961 ritenne opportuno concedere a questa porzione territoriale, fino ad allora appartenente al quartiere n° 7, lo status ufficiale di quartiere. Il limite territoriale dello scorporo fu tracciato sulla direttrice di via Tor de' Schiavi, largo della Primavera e viale della Primavera. A tal proposito, vedere anche
Così come tutti i quartieri di Roma successivi al quindicesimo, il Prenestino-Centocelle è sprovvisto di uno stemma identificativo.
>
(*) delibera n° 2453 del Commissario Straordinario del 13 settembre 1961.
>
(*) delibera n° 2453 del Commissario Straordinario del 13 settembre 1961.