Prati è il nome del ventiduesimo e pertanto ultimo dei 22 rioni di Roma, indicato sulle targhe stradali con la sigla R. XXII.
Codice Toponomastico: 122
Superficie: 1,3 km²
Dizionario Toponomastico: Rione istituito con Delibera di Giunta n° 20 del 20 agosto 1921.
Il Prati fu istituito nel 1921 da scorporo di parte del rione XIV Borgo, su quell'area che prima del 1881 era precedentemente non censita e veniva chiamata popolarmente dei "Prati di Castello".
Il nome del rione fa riferimento ai vigneti e canneti facenti parte delle proprietà di Domizia, moglie di Domiziano: l'area prese il nome di Horti Domitii ("Orti Domiziani") e in seguito di Prata Neronis ("Prati di Nerone"); durante il medioevo l'area prese il nome di Prata Sancti Petri ("Prati di San Pietro") in riferimento all'adiacente basilica vaticana.
I confini del rione rapportati ai 4 punti cardinali:
- nord: viale delle Milizie (dalla parte opposta il quartiere Della Vittoria).
- est: il fiume Tevere (dalla parte opposta i rioni Campo Marzio e Ponte).
- sud: il Tevere fino a piazza Adriana, che fa parte del rione Borgo, poi via Giovanni Vitelleschi, via Stefano Porcari e piazza del Risorgimento (dalla parte opposta Borgo e la Città del Vaticano).
- ovest: le mura vaticane e via Leone IV (dalla parte opposta il quartiere Trionfale).
Il rione Prati presenta una curiosa particolarità: si trova al di fuori delle Mura, unica eccezione insieme a Borgo alla "regola" che vuole i rioni allocati all'interno delle Mura Aureliane; ciò deriva non tanto dalla "gioventù" del comprensorio (che risale di fatto agli anni 20 dello scorso secolo, quando Roma - intesa come urbanizzazione - si stava espandendo radialmente oltre "l'antico suburbio"), quanto dal fatto che il territorio dei Prati di Castello si trovava, proprio da un punto di vista meramente territoriale, fuori dal perimetro delle Mura stesse
. "Leggenda" vuole che l'impianto urbanistico stradale fosse stato studiato in modo tale che nessuna delle nuove strade avesse come sfondo la cupola della Basilica di San Pietro, a testimonianza dei reali rapporti tra il nuovo Regno d'Italia e la Santa Sede nell'epoca precedente la firma dei patti lateranensi, e cioè di tensione (1920 istituzione del rione, 1929 stipula dei Patti); e proprio per questo motivo i nomi delle strade del nuovo comprensorio furono scelti tra i personaggi storici della Roma repubblicana e imperiale, condottieri e letterati della classicità latina e pagana, nonché tra gli eroi del Risorgimento: nulla che avesse a che vedere quindi con il Papato, nonostante stesse lì, da sempre, a due passi. La strada principale di Prati fu intitolata nel 1885 a Cola di Rienzo, tribuno e senatore romano che rispondeva al nome di Nicola Gabrini, un nobile romano che nel XIV secolo tentò di ripristinare la Repubblica a Roma in contrasto con l'allora fortissimo potere papale.
Codice Toponomastico: 122
Superficie: 1,3 km²
Dizionario Toponomastico: Rione istituito con Delibera di Giunta n° 20 del 20 agosto 1921.
Il Prati fu istituito nel 1921 da scorporo di parte del rione XIV Borgo, su quell'area che prima del 1881 era precedentemente non censita e veniva chiamata popolarmente dei "Prati di Castello".
Il nome del rione fa riferimento ai vigneti e canneti facenti parte delle proprietà di Domizia, moglie di Domiziano: l'area prese il nome di Horti Domitii ("Orti Domiziani") e in seguito di Prata Neronis ("Prati di Nerone"); durante il medioevo l'area prese il nome di Prata Sancti Petri ("Prati di San Pietro") in riferimento all'adiacente basilica vaticana.
I confini del rione rapportati ai 4 punti cardinali:
- nord: viale delle Milizie (dalla parte opposta il quartiere Della Vittoria).
- est: il fiume Tevere (dalla parte opposta i rioni Campo Marzio e Ponte).
- sud: il Tevere fino a piazza Adriana, che fa parte del rione Borgo, poi via Giovanni Vitelleschi, via Stefano Porcari e piazza del Risorgimento (dalla parte opposta Borgo e la Città del Vaticano).
- ovest: le mura vaticane e via Leone IV (dalla parte opposta il quartiere Trionfale).
Il rione Prati presenta una curiosa particolarità: si trova al di fuori delle Mura, unica eccezione insieme a Borgo alla "regola" che vuole i rioni allocati all'interno delle Mura Aureliane; ciò deriva non tanto dalla "gioventù" del comprensorio (che risale di fatto agli anni 20 dello scorso secolo, quando Roma - intesa come urbanizzazione - si stava espandendo radialmente oltre "l'antico suburbio"), quanto dal fatto che il territorio dei Prati di Castello si trovava, proprio da un punto di vista meramente territoriale, fuori dal perimetro delle Mura stesse
. "Leggenda" vuole che l'impianto urbanistico stradale fosse stato studiato in modo tale che nessuna delle nuove strade avesse come sfondo la cupola della Basilica di San Pietro, a testimonianza dei reali rapporti tra il nuovo Regno d'Italia e la Santa Sede nell'epoca precedente la firma dei patti lateranensi, e cioè di tensione (1920 istituzione del rione, 1929 stipula dei Patti); e proprio per questo motivo i nomi delle strade del nuovo comprensorio furono scelti tra i personaggi storici della Roma repubblicana e imperiale, condottieri e letterati della classicità latina e pagana, nonché tra gli eroi del Risorgimento: nulla che avesse a che vedere quindi con il Papato, nonostante stesse lì, da sempre, a due passi. La strada principale di Prati fu intitolata nel 1885 a Cola di Rienzo, tribuno e senatore romano che rispondeva al nome di Nicola Gabrini, un nobile romano che nel XIV secolo tentò di ripristinare la Repubblica a Roma in contrasto con l'allora fortissimo potere papale.